Studi sui Fontana: Una dinastia di architetti ticinesi a by Nicoletta Marconi,Lucia Palmisano,Mimma Pasculli

By Nicoletta Marconi,Lucia Palmisano,Mimma Pasculli Ferrara,Stefano Pierguidi,Cristina Ruggero,Józef Skrabski,Mila Spicola,Andrea Spiriti,Christina Strunck,Saverio Sturm,Marisa Tabarrini,Dimitri Ticconi,Paola Carla Verde,Alessandro Viscogliosi,Silvia Mangias

Il quantity attraverso le vicende dei Fontana racconta da un punto di vista ravvicinato l'epopea della cultura architettonica tra Manierismo e Barocco. Si tratta di una sorta di storia enciclopedica dei Fontana, dove sono confluite le ricerche più recenti sulle opere di questi architetti, nel quadro sociale della migrazione delle maestranze ticinesi a Roma e con l'aggiunta di alcuni correlati sull'Europa orientale. l. a. prima parte del quantity è dedicata all'attività professionale dei Fontana tra Roma e Napoli. los angeles seconda parte fornisce nuovi contributi sulle biografie, declinati attraverso un'analisi delle vicende patrimoniali e familiari. los angeles terza parte presenta il quadro dei repertori biografici, primo tentativo di sistemazione di una complessa e intrigata genealogia familiare, che tende a definire e decodificare un puzzle di nomi che partendo dall'area del Mendrisiotto si estese in tutta Europa. Contributi di ANNA BEDON, MARIO BEVILACQUA, WOJCIECH BOBERSKI, GIUSEPPE BONACCORSO, SABINA DE CAVI, GIULIANA DE TOMMASO,WILLIAM EISLER, MARCELLO FAGIOLO, LORENZO FINOCCHI GHERSI,MARGHERITA FRATARCANGELI, HELLMUT HAGER, ALESSANDRO IPPOLITI,MARIUS KARPOWICZ, MICHELA LUCCI, SILVIA MANGIASCIUTTO, TOMMASO MANFREDI, NICOLETTA MARCONI, LUCIA PALMISANO, MIMMA PASCULLI FERRARA, STEFANO PIERGUIDI, CRISTINA RUGGERO, JÓZEF SKRABSKI, MILA SPICOLA, ANDREA SPIRITI, CHRISTINA STRUNCK, SAVERIO STURM, MARISA TABARRINI, DIMITRI TICCONI, PAOLA CARLA VERDE, ALESSANDRO VISCOGLIOSI, SIMONA ZANI.

MARCELLO FAGIOLO è Professore ordinario dal 1976 di "Storia dell'Architettura" (prima a Firenze e poi a Roma "Sapienza"). Direttore del Centro di Studi sulla Cultura e l'Immagine di Roma e ideatore di una rete di Centri di Studi sul Barocco (Roma, Napoli, Siracusa, Lecce, Malta, Foligno, Reggio Calabria, Pescia). Coordinatore di varie ricerche nazionali CNR, MURST e MIUR sul Barocco. Consulente dell'Unesco in step with il barocco mondiale e Direttore dell'Atlante del Barocco in Italia (in oltre 30 volumi). Consulente del Ministero in step with i Beni Culturali, dal 1980 ha promosso e/o presieduto vari Comitati Nazionali sul Rinascimento, sul Barocco, sulla storia di Roma e sulla cultura "antiquaria". Dal 1983 è stato prima Vicepresidente e poi Presidente del Comitato Nazionale in step with i giardini storici. Autore di oltre 250 pubblicazioni.

GIUSEPPE BONACCORSO, Ricercatore e docente universitario di Storia dell'architettura presso l. a. Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma "Tor Vergata". Ha svolto attività di ricerca presso l'Università IUAV di Venezia, l'Österreichische Akademie der Wissenschaften e los angeles Bibliotheca Hertziana, Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte. Studia in particolare los angeles storia dell'architettura dell'età barocca e del Novecento italiano, temi sui quali ha pubblicato e curato numerosi contributi.

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La misura del piano Vol.2: Strumenti e strategie. Collana by Francesco Alberti,Maria Angela Bedini,Fabio Bronzini,Paola

By Francesco Alberti,Maria Angela Bedini,Fabio Bronzini,Paola Nicoletta Imbesi,Giovanni Marinelli,Giuseppe Michelangeli

In Italia è possibile una “misura” del Piano Urbanistico? È possibile proporre un metodo consistent with realizzare una valutazione seguendo una procedura rigorosa che permetta di affrontare, in termini disciplinari corretti, una comparazione tra elementi di qualità presenti in strumenti pianificatori maturati in differenti contesti geografici, politici, sociali ed economici? in line with rispondere a story quesito sono stati selezionati venticinque piani urbanistici di recente costruzione in keeping with città di grande complessità (Roma e Milano), di rilevante dimensione (Bologna, Firenze), di media grandezza (Agrigento, Ancona, Bergamo, Ferrara, Ivrea, los angeles Spezia, Novara, Ravenna, Siena, Verona), di piccola dimensione (Argenta, Buccinasco, Cassino, Jesi, San Miniato, Sesto Fiorentino, Todi), fino advert ambiti di aggregazione di diversi Comuni (Cento-Alto Ferrarese, Capannoli-Palaia, Reno-Galliera, Lugo-Bassa Romagna). È stato assunto il difficile compito di definire una metodologia originale in step with comparare, con un unico framework, elementi di qualità dei piani (sintetizzati in schede di piano, schemi di piano, manifesti comunicativi di sintesi, quadri di confronto e valutazione), mettendo a disposizione una chiave di lettura del landscape variegato dei diversi approcci in Italia alla pianificazione urbanistica e un ventaglio di tipologie di attenzione alla qualità “del piano”, “nel piano”, “con il piano”, “oltre il piano”. Si è cosí giunti advert una guida di qualità in line with affrontare le incertezze del nuovo piano urbanistico, uno spettro di operazioni possibili, di scenari e metodologie replacement, messe a disposizione di una platea di professionisti incaricati di piani urbanistici, di ricercatori, amministratori, studiosi dell'urbanistica e di quanti intendono avviare una revisione della disciplina urbanistica, introducendo strumenti di misura della qualità dei piani, e quindi di critica, anche numerous, di piani urbanistici “burocratici” o non adeguati. Una guida come codice collettivo di buone pratiche, according to “traghettare” il piano da modelli ideali di città a processi operativi: un ventaglio di suggerimenti grafici e normativi, riproponibili in altri contesti nazionali e internazionali, in step with perseguire un buon livello di qualità formale e sociale, e ritrovare l'originale “funzione sociale dell'Urbanistica”.

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La finta cupola del Duomo de L'Aquila: Pronto intervento e by Aa.Vv.,Francesca Capanna

By Aa.Vv.,Francesca Capanna

I terremoti che con dolorosa frequenza colpiscono il nostro paese continuano a porre impietosamente alla ribalta l. a. vulnerabilità del patrimonio edilizio antico e le carenze organizzative di fronte all'esigenza di intervenire tempestivamente consistent with mettere in sicurezza le strutture, rimuovere le opere mobili e salvaguardare gli apparati decorativi. All'indomani della area of expertise scossa di terremoto che il 6 aprile 2009 danneggiava gravemente il patrimonio culturale abruzzese ed in particolare quello aquilano, l'Istituto Superiore according to los angeles Conservazione e il Restauro, in collaborazione con l. a. Soprintendenza in step with Beni Artistici, Storici e Etnoantropologici dell'Abruzzo e con l'Ufficio del Vice Commissario in line with los angeles tutela del patrimonio culturale, è intervenuto in keeping with los angeles messa in sicurezza della grande tela del Duomo dell'Aquila, opera dell'Ottocento di Venanzio Mascitelli. Sempre sul fronte dell'emergenza nell'agosto del 2009 i restauratori dell'Istituto si sono occupati, nella Basilica di Collemaggio, di un intervento d'urgenza: lo stacco di un frammento di dipinto murale appartenente advert una porzione del crollato pennacchio sinistro della cupola che occorreva rimuovere. Tutta l'attività condotta in questi mesi, dalla schedatura di Celano ai recuperi di Collemaggio e del Duomo, costituisce un esempio significativo della grande capacità dei tecnici dell'Istituto di operare con generosità e professionalità continuando advert affermare il senso più vero del lavoro comune su cui si è fondato fin dalla sua origine il nostro Istituto. Le problematiche poste dal sisma rendono difficile los angeles strada verso il recupero del patrimonio aquilano, sarà un viaggio lungo che speriamo di poter condividere offrendo tutto il nostro possibile aiuto.

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Idee e piani per il territorio romano: Un contributo by Tonino Paris,Giuseppe Occhipinti,Camillo Nucci,Stefano

By Tonino Paris,Giuseppe Occhipinti,Camillo Nucci,Stefano Garano,Patrizia Gabellini,Bruno Dolcetta,Umberto De Martino,Sergio Zevi

Attraverso los angeles serie di scritti che presentiamo in questo quantity, abbiamo voluto ripercorrere alcune vicende significative inerenti los angeles pianificazione dell'area romana attraverso l'illustrazione e il racconto delle varied fasi temporali sviluppatesi lungo l'arco di tutto il Novecento e che si finish con l'attuale momento di rimodulazione istituzionale dovuto all'introduzione e avvio effettivo della Città metropolitana. Abbiamo voluto fare un cammino a ritroso according to cercare di capire le ragioni più profonde che hanno in qualche modo segnato il percorso lungo e tormentato della pianificazione d'area vasta according to l. a. Capitale del paese. Molti studi e molte proposte sono nation fatte nel corso degli ultimi cent'anni, ma sorprendentemente solo nel 2010, con l'ultimo piano provinciale, si è avuta l'unica e sola approvazione di un piano d'area vasta according to il territorio romano, nonostante che se ne enunciasse l. a. necessità fin dall'inizio del secolo scorso. Luigi Piccinato è stato da sempre protagonista in questa vicenda; tenace sostenitore dell'opportunità e necessità di predisporre un piano di respiro regionale in keeping with l'area romana a partire dalla prima proposta del Gruppo Urbanisti Romani (GUR) del 1929.

Umberto De Martino, ingegnere, professore ordinario f.r. di Urbanistica presso los angeles Facoltà di Architettura de “La Sapienza”. Ha insegnato “Programmazione e Pianificazione Territoriale” (IUSA di Reggio Calabria), Analisi dei Sistemi Urbani, Urbanistica, Pianificazione e Gestione delle Aree Metropolitane. È stato: Assessore alla Programmazione, alla Gestione del Territorio, alla Mobilità e Trasporti, della Provincia di Roma (1995-1999); Fondatore e Direttore del grasp “UrbAm – Urbanistica nell'Amministrazione pubblica” presso l. a. Facoltà L. Quaroni de “La Sapienza” (1998-2004).

Bruno Dolcetta, si laurea in Architettura presso l'IUAV, relatore Luigi Piccinato di cui diviene, subito dopo, assistente alla cattedra di Urbanistica 2° e collaboratore in step with il Prg di Pisa (1963-1964). Direttore del Corso di Laurea e poi del dipartimento di Urbanistica ha lasciato l'insegnamento della cattedra che fu di Piccinato e Astengo nel 2010. Ha progettato Piani e progetti alle varie scale, elaborato e pubblicato studi e ricerche sui temi della pianificazione e del paesaggio.

Patrizia Gabellini è professore di Urbanistica al Politecnico di Milano, dove ha diretto il Dipartimento di Architettura e Pianificazione. Ha progettato il nuovo piano di Jesi ed è stata consulente in keeping with quello di Bologna. Direttore della rivista Urbanistica dal 1994 al 1998, ora dirige l'e-magazine “Planum”. Tra i libri pubblicati: Fare urbanistica, Tecniche urbanistiche, Urbanisti italiani con Paola Di Biagi. Dal 2011 è Assessore all'Urbanistica, città storica e ambiente del Comune di Bologna.

Stefano Garano, già professore ordinario di Urbanistica presso l'Università di Roma “La Sapienza”. È stato: Direttore del Dipartimento di Pianificazione Territoriale e Urbanistica; Consulente scientifico del Comune di Roma in line with il Progetto Urbano Ostiense; Consulente generale del Comune di Roma according to il Nuovo Piano Regolatore. Ha pubblicato volumi e saggi, in riviste specializzate italiane e straniere sui problemi della pianificazione. Ha redatto strumenti di pianificazione generale e attuativa e Piani territoriali paesistici.

Camillo Nucci, architetto, ordinario di Progettazione Urbanistica, ha insegnato (1971-2008) nelle Università di Palermo, Venezia IUAV e Roma dove ha fondato e diretto l. a. Scuola di Specializzazione in Pianificazione Urbanistica de “La Sapienza”. Svolge attività di ricerca e progettazione in numerose regioni sui metodi del piano di sector vasta e del piano e del progetto urbano, con particolare attenzione ai temi urbanistici della città di Roma e del territorio metropolitano e regionale del Lazio. Responsabile di ricerche nazionali ed europee ed autore di pubblicazioni specializzate.

Giuseppe Occhipinti, architetto all'Università di Firenze; Dottore di ricerca in Pianificazione

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Archeologia e Progetto: Paesaggi antichi lungo la via by Aa.Vv.,Luigi Franciosini

By Aa.Vv.,Luigi Franciosini

È un paesaggio culturale, opera congiunta della natura e dell'uomo, quello che a metà Ottocento George Dennis raccontò nelle towns and cemeteries of Etruria, in una visione romantica di rovine, memorie e misteri, illustrata dai suoi schizzi e da quelli dell'amico pittore Samuel James Ainsley.
Se ne percepiscono ragioni e tratti peculiari soltanto camminandovi dentro senza sosta come fece Dennis, viaggiatore ed esploratore britannico già abituato advert analoghe fatiche in Portogallo e in terra di Andalusia. Ricognizioni, citazioni antiquarie, racconti e disegni realizzati con l. a. digital camera lucida gli permisero di individuare e studiare le identità dei luoghi e di raccontarle a studiosi, turisti e studenti di allora. E con tutti loro, alla wonderful della prefazione, si scusava in keeping with l'incompletezza e i possibili errori spiegando con le parole di Plinio il Vecchio quanto fosse difficile “trovare il senso di ogni cosa e prendere ogni cosa nel suo vero senso”.
Alla ricerca e alla rivelazione del senso dei paesaggi antichi, alcuni un pace lungo un percorso che poi prese il nome di through Clodia - Cerveteri e Tarquinia, San Giovenale, Luni sul Mignone e Norchia -, contribuisce il lavoro che segue, frutto dell'amore di Luigi Franciosini in line with questi luoghi e dell'attenta e appassionata attività di ricerca e formazione da lui promossa nel Dipartimento di Architettura di Roma Tre. I progetti e gli studi delle tesi di laurea, i disegni e i plastici soprattutto, raccontano natura, orografia e architettura sepolcrale, strade, forre, fossi e pianori, rocce tufacee della terra e dell'uomo.
È uno degli sguardi possibili, un modo di riscrivere oggi il paesaggio degli Etruschi e di raccontarlo a chi lo percorre, dopo secoli di oblio o di trasformazione, in coda alle ricostruzioni poetiche e materiali che lo hanno reinventato dal Settecento in poi, dall'antiquaria alla scienza storica e archeologica, alla letteratura di pilgrimage e alla poesia di Dennis, Carducci, Lawrence, Cardarelli e Huxley, ai restauri novecenteschi di Raniero Mengarelli, instancabile nuovo artefice della Necropoli della Banditaccia.
Anche l. a. cultura contemporanea degli architetti può declinare con diversi accenti il suo amore according to questi luoghi e dedicare al paesaggio dell'Etruria meridionale sguardi e azioni di valorizzazione capaci di affiancare archeologia, scienze del patrimonio e del territorio, restauro e progetto del paesaggio e dell'architettura.
Ne sono un esempio di grande interesse le tesi che qui si pubblicano, un'esperienza didattica che prende le mosse da un finanziamento regionale del 2010-2012 in step with una ricerca dal titolo Regione Lazio: luoghi d'identità diffusa consistent with il turismo culturale che Alessandra Carlini e Paola Porretta hanno svolto in keeping with due anni sul territorio della Tuscia, come è brevemente riassunto nel loro testo.
Su questo tema nuove pubblicazioni di studi e di tesi sono in programma e varied iniziative sono in corso nelle attività didattiche e di ricerca delle lauree magistrali e del terzo livello del Dipartimento di Architettura, anche in risposta ai numerosi progetti di valorizzazione che strutture ministeriali, Regione Lazio e associazioni promuovono in questi mesi.
La ricerca sul paesaggio culturale è ancora all'inizio e si presenta come un orizzonte molto promettente di attività universitaria multidisciplinare e interdipartimentale, capace di istruire una programmazione integrata di valorizzazione del territorio storico e del suo patrimonio: gli studi e i progetti architettonici pubblicati in questo quantity ne sono un bellissimo esempio e costituiscono un modello di integrazione tra ricerca e didattica.

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Ho visto il retro della luna: Romanzo by Andrea Cavalieri

By Andrea Cavalieri

Marco, trentenne bolognese, è il perfetto simbolo del precariato globale, lavorativo e sentimentale: smarrito tra mille problemi, mollato dalla sua ragazza, si ritrova sull'orlo della depressione senza ricevere nessun aiuto concreto da parte del suo fidato (quanto indolente) gruppo di amici, che staziona in modalità permanente in un bar fuori moda, di proprietà di un siciliano permaloso e dai modi pittoreschi; né tantomeno sua madre Agnese è disposta realmente a dargli una mano, limitandosi a ricordargli ogni giorno l'assoluta inadeguatezza della sua personality. L'unico spiraglio di luce arriva dalla sua migliore amica, Carlotta: sarà proprio lei a presentargli l. a. conturbante Nicole e a introdurlo in un curioso social online game in voga. Questi due eventi porteranno un gran sconquasso nella vita di Marco, il quale imparerà a sue spese che non sempre tutto è come sembra... Un intreccio fluido che si avvale di un'irresistibile ironia, una piccola perla di pop bolognese.

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Vittoria Caldoni Lapcenko (Arte, Disegno, Rilievo, Design) by Rita Giuliani

By Rita Giuliani

Il quantity ricostruisce l. a. vicenda biografica e artistica di Vittoria Caldoni, bellissima modella di Albano Laziale, che intorno al 1820 divenne famosa in tutta Europa. Sconosciuti, invece, i suoi legami con l. a. Russia: Vittoria non solo sposò e seguí in Russia il pittore Grigorij Làpcenko, condividendone fino alla high-quality il tragico destino, ma alimentò nella cultura russa il “mito” della ‘fanciulla di Albano'. Dati documentari e materiali d'archivio russi e italiani hanno permesso di ricreare lo sfondo culturale e riavvolgere il fil rouge della sua presenza nell'arte, nella letteratura e nell'estetica russe. Una pagina di storia al limite del romanzesco, ma autentica e ancora sorprendentemente attuale.

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Le maschere ellenistiche della tragedia greca (Cahiers du by Luigi Bernabò Brea

By Luigi Bernabò Brea

L'idea di questo lavoro nacque più di un decennio addietro quando, studiando los angeles gran massa di piccole terracotte di argomento teatrale rinvenute a Lipari, abbiamo potuto riscontrare los angeles corrispondenza fra i tipi liparesi riferibili alla Commedia nuova e quelli descritti nel catalogo delle maschere della commedia conservatoci dallOnomastikon di Giulio Polluce. Quasi tutti i tipi descritti in questo catalogo potevano essere riconosciuti a Lipari stessa ο nella documentazione integrativa offertaci da altri centri della Sicilia quali Centuripe, Morgantina ecc., ma soprattutto nelle figurazioni musive ο pittoriche di Pompei e di Ercolano. Il ricorrere degli stessi tipi, sempre ben definiti dalle loro caratteristiche individuali, in centri diversi e lontani fra loro dimostrava d'altronde che non si trattava di creazioni estemporanee di artisti locali. È una documentazione che potrebbe ovviamente essere molto ampliata continuando ed estendendo ulteriormente le ricerche. Come già in step with le maschere della commedia, è infatti lungi da noi l'idea di un corpus delle maschere della tragedia pervenuteci dall'antichità classica. Sicché è sperabile che los angeles raccolta da noi oggi presentata possa presto esse-re arricchita e migliorata ο anche forse parzialmente modificata.

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